venerdì 22 agosto 2008

DACCI OGGI IL NOSTRO B.O.P.E. QUOTIDIANO


Rio, a cidade maravilhosa, Rio, capitale dei belvedere mozzafiato, Regina della samba, Madre dei surfisti....
Rio della guerra civile, dei morti di Rosinha, Vidigal, Providencia, Babilonia, Macacos, Complexo Alemao.... Sì, sì, lo sappiamo tutti, lo so persino io, specie di turista fai da te, quasi lavoratrice, quasi integrata, quasi gringa....
Lo sanno tutti quelli che hanno visto il film, vincitore al festival di Berlino, "Tropa de elite": un film basato su fatti realmente accaduti, o almeno realmente raccontati, all'interno della squadra speciale B.O.P.E., truppe specializzate anti narcotraffico.
Al di là delle scene forti, quel che fa pensare è la perenne tensione nervosa che tiene i personaggi appesi al filo delle loro vite...
Quando mi guardo attorno quei personaggi assumono i tratti delle persone che incrocio per strada, dei fatti di cronaca giornalieri, ma la questione più strana è che i personaggi più pesantemente colpiti, violentati, uccisi, quelli che vivono la violenza giornaliera in favela, scompaiono alla mia vista, non tutti sempre conteggiati nelle vittime...
Prima mi chiedevo come fosse possibile accettare questa violenza, starsene tranquilli a vivere la propria vita, ora mi ritorvo a fare uno sforzo enorme per ricordarmela questa violenza, persino a verdela!!!
Come una luce troppo intensa rende ciechi quanto il buio, così l'evidenza giornaliera dei fatti banalizza la realtà: "E' così, che ci vuoi fare?" anzi, si pensa solo a proteggersi e ad aver paura...
E allora VIVA LA VIOLENZA! viva le armi, sono tutti d'accordo, dalle aziende produttrici, ai trafficanti, ai politici, alla polizia, al piccolo delinquente, al disperato ecc... BISOGNA PROTEGGERSI!Ognuno dalla propria parte della barricata, e così, soprattutto nei quartieri poveri e popolari, è un inno alla violenza, chi ha l'arma vince, gli altri stanno zitti...
E' normale abituarsi ad aspettare gli spari da morro(favela) a morro(favela) e a leggere nel giornale del giorno dopo quanti sono morti sopra casa tua.
Ora mi è ben chiara la tesi darwiniana che spiega come l'uomo sia l'animale più adattabile e per questo vincente, una sola cosa mi chiedo: ma cosa vogliamo vincere?

sabato 2 agosto 2008



Vogliono deforestare metà dell'amazzonia brasiliana, firma contro il progetto di legge in www.meiaamazonianao.org.br